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giovedì 10 ottobre 2013

2013 - workshop Barcellona, Escola Massana/ Fundaciò Xavier Noguès




IV SEMINARIO DI STAMPA SPERIMENTALE MASSANA/FUNDACIÓ XAVIER NOGUÉS.
25 giugno/ 4 luglio 2013


Il Seminario di Stampa Sperimentale organizzato dalla Escola Massana di Bacellona  con l'appoggio della Fondazione Xavier Noguès, è concepito nello spirito di trasversalità della scuola stessa. Il Dipartimento di Comunicazione Visiva, formato da illustratori e disegnatori, collabora con i colleghi dei laboratori di Grafica e Legatoria per costituire uno spazio di creazione in cui si incontrano la sintesi concettuale e la materializzazione creativa  finalizzate alla concretizzazione di un progetto. Il fulcro del seminario è costituito da un intenso laboratorio in cui i docenti e gli studenti selezionati, che non hanno mai lavorato insieme, provenienti da diversi gruppi e specializzazioni, concepiscono e realizzano, in gruppi, diversi esemplari di un libro d'artista ideato, stampato e rilegato.





Gli studenti, provenienti dalla Escola Massana e, per questa edizione, dalle Accademie di Belle Arti italiane di Roma e di Palermo, hanno partecipato per dieci giorni ai laboratori  intensivi di Incisione, Stampa e Rilegatura per la produzione di edizioni pregiate di libri d’artista. I laboratori sono stati condotti dai professori della scuola e dai professionisti invitati a collaborare: Roberta Bridda, Carlos Cubeiro, Pere Fradera, Hélène Genvrin, Montse Gomis, Iñaki Granell, Marta Marugán, Pep Montserrat, Jesús Morentín, Alexis Rom, Daniel Sesé, insieme ai professori invitati Tania Campisi (Roma) e Francesca Genna (Palermo).

Due studenti della Scuola di Grafica dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, Veronica Crupi e Vincenzo Zancana , del terzo anno del corso di Grafica d'Arte, hanno ottenuto per questa edizione due delle borse di studio che la Escola Massana con la Fondazione Xavier Noguès offre agli studenti stranieri per partecipare al seminario.














Il Seminario si è concluso il 4 luglio 2013 con una cerimonia nel bell’edificio dell’Antiguo Hospital de la Santa Creu, sede della Escola Massana di Barcellona. I progetti realizzati, sono stati presentati pubblicamente, commentati dai propri autori, alla presenza di studenti, professori e rappresentanti della Fundación Xavier Nogués.









Un'esperienza formativa importante che ha permesso agli studenti partecipanti di avere una formazione qualificata nel campo delle possibilità insite nella grafica contemporanea e di acquisire mezzi professionali specialistici, nonché di confrontarsi con modalità diverse dalla propria e di condividere questa esperienza con studenti di un altro Paese.


lunedì 7 ottobre 2013

ARE, ACRILIC RESIST ETCHING

ARE , Acrilic Resist Etching

Francesca Genna


Già da tempo coloro che si occupano di ricerca di nuovi materiali per l’incisione hanno cominciato a fare delle distinzioni all’interno della grande mole di prodotti che si è andata accumulando sotto la vaga dicitura di “non-toxic”.
 Una delle nomenclature, in cui ci si imbatte subito è  Acrilic Resist Etching, Sistema per l’Incisione a base Acrilica. La sigla ARE che lo abbrevia si riferisce sia al “sistema” che tratta l’argomento  dal punto di vista dei nuovi materiali acrilici introdotti nell’incisione che ad una serie di prodotti ben specifici messi a punto dalla ditta svizzera Lascaux.

Acrilic Resist Etching è il nome che Robert Adam ha usato  nel suo articolo “What does it means in practice?” apparso su Printmaking Today  nel 1997, in cui veniva data una definizione di ”esplorazione di possibilità per sviluppare metodi di lavoro coerenti, complementari, dai costi contenuti e più salutari possibili” applicata nei laboratori dell’Edimburgh Printmakers (EPW) in Scozia. Dieci anni più tardi lo stesso Adam, insieme a Carol Robertson, nel sostanziale Intaglio, ribadisce l’intenzione di usare il termine ARE invece di “incisione non-toxic”,  ritenuta  inesatta, poiché la maggiore innovazione può essere riposta nella sostituzione di materiali acido resistenti basati sull’uso di solventi con materiali acrilici, fotopolimeri e materiali a base acqua. Qui viene anche chiarito l’uso del termine “resist” che è un termine standard preso in prestito dalla terminologia usata nello stampaggio industriale dei circuiti in uso dagli anni ’70, da cui vengono anche i fotopolimeri.
Successivamente sono stati gli stessi incisori Adam e Robertson che,  attraverso  una collaborazione con la ditta Lascaux,  hanno messo a punto la gamma di prodotti per l’incisione commercializzati con il nome di “Lascaux ARE Products”.
 Si tratta di un vero e proprio set pronto all’uso che comprende nove prodotti specifici disegnati per l’incisione, otto tipi di vernice la cui composizione è basata sui copolimeri ed un detergente:
Hard resist (vernice dura), Black coating for Hard resist e White coating for Hard resist  (lacca bianca e nera per colorare la vernice dura),  Soft resist  (vernice molle), Aquatint spray resist (acquatinta ), Plate-backing resist  (protezione per il retro delle matrici), Stop-out resist  (vernice da copertura per acquaforte), Wash resist ( vernice da copertura per acquatinta) e Remover (detergente).
Tutte le vernici si presentano come acrilici abbastanza densi e si danno a pennello sulla lastra previamente sgrassata, reggono l’azione di diversi mordenti come il percloruro di ferro e le miscele di solfato di rame, si rimuovono con semplice acqua dagli attrezzi di lavoro finché  umide, mentre dopo l’asciugatura bisogna usare un forte detergente come il Remover. Ecco qui di seguito una breve descrizione in base alle schede di istruzioni per l’uso fornite dallo stesso fabbricante:

  1. Lascaux Hard resist, equivale alla cera dura per acquaforte. Si stende un film sottile con un pennello sulla lastra ben sgrassata  e quando la vernice è asciutta si incide con le punte da incisione tradizionali. La vernice può essere usata nella sua versione chiara oppure può essere colorata dopo l’applicazione.
  2. Lascaux Dark coating , copertura scura e
  3.  Lascaux White coating , copertura bianca. Si tratta di coperture a base di dispersione vinilica di acetato copolimero con pigmenti, applicabile sulla vernice asciutta per una maggiore visibilità del disegno, su cui si possono tracciare delle linee guida sia con la matita che con le carte carbone. Questa colorazione viene sciacquata con semplice acqua a termine del lavoro di disegno, prima della morsura.
  4. Lascaux Stop-out resist, è la vernice da ritocco, in una visibile colorazione blu , aderisce bene sulla Hard resist.
  5. Lascaux Soft resist, è la vernice molle. Si usa allo stesso modo della Hard resist con la differenza che viene lavorata dopo circa 10/15 minuti dall’applicazione, quando non è ancora del tutto solidificata.
  6. Lascaux Wash resist, è una vernice da ritocco indicata nel lavoro con la Lascaux Acquatint. Si dipinge con questa vernice sulla lastra in combinazione con l’acquatinta per creare degli effetti tonali e di acquerello.
  7. Lascaux Aquatint spray resist, è una vernice per acquatinta che si spruzza sulla lastra con un diffusore o compressore.
  8. Lascaux Plate backing resist, è una vernice di protezione per il retro della lastra ma che può anche essere usata per le lastre già incise.
  9. Remover, detergente sintetico contenente elementi presenti in molti detersivi casalinghi per i piatti (fatty alcohol polyglycol ether). Viene usato per rimuovere le vernici acriliche secche da qualsiasi  supporto.
Lascaux ARE Products



Bibliografia.
Robert ADAM, What does it mean in practice? In: Printmaking Today, London,  Vol. 6 No 3, pg.22-25, aut.1997.

Robert ADAM & Carol ROBERTSON, Intaglio, the complete safethy-first system for creative Printmaking, Thames and Hudson, London, 2007.
 Web della ditta produttrice "Lascaux", schede di istruzioni per l'uso: http://www.lascaux.ch/en/produkte/druckgrafik/